LA PUBBLICITA' CI FA INSEGUIRE LE AUTO E I VESTITI, FARE LAVORI CHE ODIAMO PER COMPRARE CAZZATE CHE NON CI SERVONO.
(Tyler Durden)

Citazione del mese:

"Ci trattavano come delle stelle del Cinema, ma eravamo più potenti, eravamo tutto. Le nostre mogli, le madri, i figli campavano bene con noi. Io avevo dei sacchetti pieni di gioielli nella credenza in cucina, avevo una zuccheriera piena di cocaina sul comodino accanto al letto. Mi bastava una telefonata per avere tutto quello che volevo: macchine gratis, le chiavi di una dozzina di appartamentini in città. Scommettevo 30 mila dollari ai cavalli di domenica, e sperperavo le vincite la settimana dopo oppure ricorrevo agli strozzini per pagare gli alibratori. Non aveva importanza, non succedeva niente quando eri in bolletta andavo a rubare un altro po' di grana, noi gestivamo tutto; pagavamo gli sbirri, pagavamo gli avvocati, pagavamo i giudici stavano sempre con la mano tesa, le cose appartenevano a chi se le prendeva. E adesso è tutto finito. È questa la parte più dura, oggi è tutto diverso. Non ci si diverte più, io devo fare la fila come tutti gli altri e si mangia anche di schifo. Appena arrivato ordinai un piatto di spaghetti alla marinara e mi portarono le fetuccine col Ketchup. Sono diventato una normale nullità. Vivrò tutta la vita come uno stronzo qualsiasi."

("Quei bravi ragazzi")

domenica 5 ottobre 2008

Locarno Film Festival (part 2)


Gasolina

Anno: 2008

Pellicola: 35 mm – Colore

Durata: 75 min

    Regia : Julio Hernández Cordón

Attori: Carlos Dardón, Francisco Jácome, Gabriel Armas


In Guatemala, tre adolescenti della classe media cercano disperatamente di fuggire la quotidianità. Rubano la benzina dalle auto e vagano per le strade cercando invano di distrarsi. Presto però scopriranno che certe derive hanno delle conseguenze ben più gravi del previsto. Un film stile “tutto in una notte”, che fa riflettere sulla condizione dei giovani di questi paesi centroamericani in cui il progresso economico irrompe con violenza, ma che si porta dietro tutte le contraddizioni che conosciamo. La bravura del regista (che è anche lo sceneggiatore) si nota anche per come riesce a far comprendere che il valore che si attribuisce alla vita in questi paesi sia davvero scarso. La reazione alla fine del film è quella di un pugno allo stomaco, sia per la crudezza delle scene finali, sia per l'evoluzione generale del film.



2 commenti:

Anonimo ha detto...

well its nice to know that you have great hits here.

Anonimo ha detto...

sembra interessante questo film skripach!

somiglia un po come storia a city of god o sbaglio?

appena uscirà spero di vederlo! skripach sono contento di leggere i tuoi post mancano alla fermata!