LA PUBBLICITA' CI FA INSEGUIRE LE AUTO E I VESTITI, FARE LAVORI CHE ODIAMO PER COMPRARE CAZZATE CHE NON CI SERVONO.
(Tyler Durden)

Citazione del mese:

"Ci trattavano come delle stelle del Cinema, ma eravamo più potenti, eravamo tutto. Le nostre mogli, le madri, i figli campavano bene con noi. Io avevo dei sacchetti pieni di gioielli nella credenza in cucina, avevo una zuccheriera piena di cocaina sul comodino accanto al letto. Mi bastava una telefonata per avere tutto quello che volevo: macchine gratis, le chiavi di una dozzina di appartamentini in città. Scommettevo 30 mila dollari ai cavalli di domenica, e sperperavo le vincite la settimana dopo oppure ricorrevo agli strozzini per pagare gli alibratori. Non aveva importanza, non succedeva niente quando eri in bolletta andavo a rubare un altro po' di grana, noi gestivamo tutto; pagavamo gli sbirri, pagavamo gli avvocati, pagavamo i giudici stavano sempre con la mano tesa, le cose appartenevano a chi se le prendeva. E adesso è tutto finito. È questa la parte più dura, oggi è tutto diverso. Non ci si diverte più, io devo fare la fila come tutti gli altri e si mangia anche di schifo. Appena arrivato ordinai un piatto di spaghetti alla marinara e mi portarono le fetuccine col Ketchup. Sono diventato una normale nullità. Vivrò tutta la vita come uno stronzo qualsiasi."

("Quei bravi ragazzi")

mercoledì 11 febbraio 2009

PERSONAGGIO # 44: E.T.


Nome: E.T.

Interpretato da: Pat Welsh.

Film in cui è apparso: E.T(1982).

Citazione più rappresentativa: “ET telefono casa.”

Scena più rappresentativa: La morte di ET.

Box Office(USA): 359,2 M$.
Awards: Best Visual Effects 1983 Academy Awards.

E.T. l'extra-terrestre è un film di fantascienza del 1982, diretto da Steven Spielberg.
Distribuito dalla Universal Pictures, E.T. divenne un successo al botteghino, sorpassando, all'epoca, Guerre Stellari come film che ha incassato di più nella storia del cinema.

Il film è uscito l'11 giugno 1982 negli Stati Uniti d'America, e il 3 dicembre dello stesso anno in Italia. Fu ri-distribuito nel 1985, e nel 2002, con l'aggiunta di nuove scene ed effetti speciali migliorati. La pellicola affronta temi cari al regista, come quello della crescita, del rispetto e della tolleranza. Spielberg crede che E.T. rappresenti tutto il suo lavoro.

Per il regista, E.T. aprì la strada ad un nuovo genere di film: pellicole più personali, incentrate sulle emozioni e sulle condizioni umane dei protagonisti, come Il colore viola, Schindler's List e Amistad.

Nel 1994 è stato scelto per la preservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.

Sceneggiatura

Dopo il divorzio dei suoi genitori nel 1960 Spielberg colmò il vuoto causato dall'avvenimento con un alieno immaginario di compagnia. Durante il 1978 Spielberg annunciò di voler girare un film in soli ventotto giorni dal titolo Growing Up (Crescere). Il progetto fu messo da parte a causa degli impegni dovuti alle riprese del film 1941: Allarme a Hollywood, ma Spielberg era fermamente intenzionato a realizzare una piccola pellicola autobiografia sulla sua infanzia.

Mentre lavorava a Incontri ravvicinati del terzo tipo, il regista iniziò a concepire l'idea per un film di fantascienza. La storia narrava di una famiglia di campagna terrorizzata da un gruppo di alieni, che tentano di irrompere nella casa. Una prima bozza, intitolata Night Skies, fu scritta, ma quando Spielberg la lesse, disse che non avrebbe voluto fare un film del genere, in quanto avrebbe tradito le proprie convinzioni.

Durante le riprese de I predatori dell'arca perduta in Tunisia la memoria dei momenti d'infanzia di Spielberg riaffiorarono. Il regista si ricordava di aver apprezzato The Black Stallion, un film sull'amicizia tra un ragazzo ed un cavallo. Assieme alla sceneggiatrice del film, Melissa Mathison (anche lei in Tunisia, con l'allora marito Harrison Ford), iniziarono a discutere su Night Skies. Sebbene decisero di stravolgere completamente la storia, un dettaglio della sceneggiatura fu usato come spunto: nel finale, uno degli alieni viene lasciato per errore sulla Terra.



Spielberg e la produttrice associata Kathleen Kennedy convinsero Mathison a scrivere il copione basato sul soggetto del regista, intitolato E.T. and Me, una volta tornata a Los Angeles. Già mentre scriveva, Mathison aveva in mente una primitiva versione di E.T.: assieme al regista, decise che l'alieno sarebbe dovuto essere brutto, ma non spaventoso, come "Una tartaruga senza guscio. L'amore e l'affetto che volevamo mostrare non si basava sull'essere carini." Il copione fu pronto in otto settimane e Spielberg lo considerò perfetto. La Columbia Pictures, produttrice di Night Skies, incontrò Spielberg per discutere il copione. Lo studio lo definì "uno stupido film della Walt Disney" così Spielberg si avvicinò a Sid Sheinberg, presidente della Universal, che diede via libera al giovane regista.

Cast

Il casting venne effettuato nel marzo del 1981. Spielberg provinò oltre 300 ragazzi per i ruoli. Avendo lavorato con Cary Guffey in Incontri ravvicinati del terzo tipo aveva confidenza a lavorare con un cast composto principalmente da attori giovani invece che da attori adulti. Spielberg conobbe Drew Barrymore durante i provini per Poltergeist - Demoniache presenze, e le piacque, descrivendola come "un'adorabile bugiarda". Non la prese nel film, ma le disse che l'avrebbe contattata per un altro progetto. La bambina si guadagnò il ruolo, raccontando al regista di essere alla guida di una band punk rock. MacNaughton fece otto audizioni per il ruolo di Michael, spesso provando con ragazzi che recitavano per il ruolo di Elliott.

Nell'agosto del 1981, Spielberg non aveva ancora trovato il ragazzo giusto per interpretare Elliott. Fu infine scelto Henry Thomas, suggerito da Robert Fisk, che, nonostante non convinse il regista durante la lettura del copione, ottenne la parte quando improvvisando una scena, in cui l'alieno viene portato via dal governo. Thomas riuscì a piangere, pensando al suo cane, morto tre anni prima. Spielberg si divertì a lavorare con i ragazzi notando che l'esperienza gli fece maturare l'idea di diventare padre.

Debra Winger e lo stesso Spielberg fornirono il suono di E.T. durante le riprese e per il montaggio provvisorio, ma l'alieno venne in seguito doppiato da Pat Welsh, un'anziana signora della Contea di Marin in California. Welsh fumava due pacchetti di sigarette al giorno, che le fornirono una voce roca e adatta al personaggio, secondo il creatore degli effetti sonori Ben Burtt. È stata in sala registrazione per un totale di nove ore e mezzo a registrare la parte venendo pagata $380 da Burtt per i suoi servizi.

I dottori che lavoravano presso il centro medico dell'Università del sud California vennero reclutati da Spielberg per interpretare i dottori che cercavano di salvare la vita di E.T., in quanto pensava che se degli attori avessero interpretato tali ruoli leggendo righe con dialoghi tecnici sarebbe sembrato innaturale. Durante la fase di post-production Spielberg decise di eliminare la scena in cui recitava Harrison Ford nel ruolo dell'insegnante di Elliott. La scena vedeva Elliott rimproverato dall'insegnate nella classe di scienze e in quel momento una sedia sarebbe dovuta levitare mentre E.T. faceva levitare il suo dispositivo "telefono casa" per la scale assieme a Gertie.

Riprese

Le riprese del film iniziarono l'8 settembre 1981, a Los Angeles e sarebbero dovute durare circa 65 giorni (in realtà servirono quattro giorni aggiuntivi di riprese). Per motivi di sicurezza, il titolo provvisorio del film venne cambiato in A Boy's Life. Sul set chiunque doveva possedere una tesserino di riconoscimento. La prima scena filmata fu quella del bacio tra Elliott e la sua compagna di classe. La troupe spese i successivi undici giorni spostandosi tra Northridge e Tujunga.I successivi quarantadue giorni si lavorò ai Laird International Studios a Culver City, per gli interni della casa di Elliott. La troupe lavorò in una foresta di sequoie vicino a Crescent City per gli ultimi giorni di produzione.

Una delle cose che aiutò maggiormente i giovani attori, fu il fatto che il film venne girato in ordine cronologico, seguendo l'andamento degli eventi. Spielberg disse a proposito:
« Ci aiutò moltissimo, perché i ragazzi sapevano a livello emotivo, dove si trovavano e non avrebbero avuto idea di dove si sarebbero trovati il giorno dopo. Così, come nella vita vera, ogni giorno era una sorpresa. La loro recitazione non si sarebbe potuta nemmeno definire tale. Era più una reazione agli eventi.»

Quando Michael incontra per la prima volta l' alieno, l'apparizione della creatura fece saltare MacNaughton all'indietro. Questo tipo di ripresa permise ai giovani attori di sentirsi legati con E.T. rendendo le sequenze ospedaliere più commoventi. Spielberg assicurò che non ci sarebbero state marionette sul set così da mantenere l'illussione della presenza di un vero alieno. Per la prima volta nella sua carriera non ha utilizzato storyboard per la maggior parte del film così da permettere una maggiore spontaneità nelle performance. I tre protagonisti vennero inoltre incoraggiati ad improvvisare, inventando dialoghi o singole frasi. La battuta di Gertie, "Non mi piacciono i suoi piedi", quando vede E.T. per la prima volta fu improvvisata da Drew Barrymore, così come l'intera scena tra l'alieno ed Elliott, dove quest'ultimo mostra i suoi giocattoli.Per la scena di Halloween, i ragazzi si presentarono sul set già vestiti con i costumi. Spielberg ricambiò lo scherzo, dirigendo per l'intera giornata vestito da maestra.

Nel film era presente il cameo di Harrison Ford, nel ruolo preside di Elliott. Spielberg decise di tagliarlo in quanto avrebbe distratto il pubblico dalla storia.

Effetti speciali

« Fu difficile trovare la giusta rappresentazione di E.T., perché volevo qualcosa di speciale. Non volevo che sembrasse un alieno qualsiasi. Doveva essere qualcosa di anatomicamente diverso, in modo che il pubblico non pensasse che quello fosse un nano in una tuta. »
(Steven Spielberg)

Per la creazione dell'alieno protagonista, Spielberg diede diverse istruzioni agli artisti concettuali: E.T. sarebbe dovuto essere alto soltanto un metro, con un collo telescopico e piccoli piedi grassocci. Per la costruzione pratica della creatura, si rivolse a Carlo Rambaldi, che aveva già collaborato con il regista in Incontri ravvicinati del terzo tipo.

Il viso dell'alieno si ispira a quelli di Carl Sandburg, Albert Einstein ed Ernest Hemingway. La produttrice Kathleen Kennedy visitò il Eye Institute di Jules Stein per studiare gli occhi reali e di vetro. Assunse così gente dell'istituto per creare gli occhi di E.T., che Spielberg ritenne importante per attirare il pubblico.

Nel gennaio del 1981, sei mesi prima dell'inizio delle riprese, Rambaldi costruì un modello a grandezza naturale di E.T. in creta. Il regista fece dei test per verificare come reagiva il modello di fronte alle luci di scena. Il direttore della fotografia, Allen Daviau, scoprì che quest'ultime miglioravano l'aspetto dell'alieno, al quale fu definitivamente applicato il colore marrone.[4] Una delle sfide nella creazione del pupazzo, fu quella di rendere realistico il movimento della bocca e della lingua. Il tecnico Steven Townsend riuscì a risolvere il problema, costruendo un meccanismo, costituito da sei cavi separati.



Nell'aprile del 1981, tre E.T. erano stati assemblati: un E.T. meccanico a grandezza naturale, alto 1.2 metri (1.4, estendendo il collo). La testa era lunga circa mezzo metro e veniva controllata da dodici uomini; un modello elettronico, azionato da controlli radio, usato nei primi piani, per le espressioni facciali; una tuta a grandezza naturale, usata dai nani. Vennero costruire anche quattro ulteriori teste, ognuna delle quali poteva essere montata con i vari corpi.

I modelli erano costituiti da uno scheletro di alluminio e ferro, ricoperto da diversi strati di fibra di vetro, poliuretano e gomma. Tutti i modelli meccanici e animatronici di E.T. avevano ottantasette punti di movimento, di cui dieci solo nella faccia. Questo rappresentava, nel 1981, il limite massimo di movimento per un pupazzo.

Due nani, Tamara De Treaux e Pat Bilon, così come il dodicenne Matthew De Meritt, un ragazzo nato senza le gambe, indossavano a turno il costume in base alla scena da filmare. Caprice Roth, un mimo professionista, realizzò le mani di E.T. Il prodotto finale venne realizzato in tre mesi con $1.500.000 di costo.

La Industrial Light & Magic si occupò degli effetti speciali. Il supervisore Dennis Muren curò le scene in cui compare l'astronave degli alieni. Sebbene queste sequenze siano dettagliate e importanti, Spielberg non pose particolare attenzione alla resa finale, in quanto gli interessava sottolineare solo l'aspetto emotivo della pellicola.

Citazioni e riferimenti

E.T. l'extra-terrestre cita frequentemente varie pellicole e aspetti degli anni ottanta (giochi, film, programmi televisivi e cibi in voga nel periodo):

• Il film è stato girato in maniera tale che gli adulti, fatta eccezione per la madre dei protagonisti, non siano visti dalla vita in su nella prima metà del film come tributo a Tex Avery.
• Durante il film E.T. guarda alla televisione Un uomo tranquillo e Sesame Street.
• La scena del volo in bicicletta è una citazione al film Miracolo a Milano.
• Tra i giocattoli di Elliott compaiono Greedo e Lando Calrissian, apparsi rispettivamente in Guerre Stellari e Guerre Stellari - L'Impero colpisce ancora.
• Nella scena di Halloween, viene citato un altro personaggio della saga di Guerre Stellari, Yoda, che viene scambiato da E.T. come un suo simile. Durante la scena si può sentire il tema musicale del personaggio, tratto dal film Guerre Stellari - L'Impero colpisce ancora. Spielberg lo inserì come omaggio all'amico George Lucas, dicendo che "La galassia non è poi così tanto grande".
• Diversi elementi del film fanno riferimento a Peter Pan: i bambini sperduti sarebbero i tre protagonisti, E.T. non sarebbe sopravvissuto sulla Terra, così come Peter Pan non sarebbe potuto sopravvivere sull'Isola che non c'è, e i pirati sono rimpiazzati dagli scienziati del governo.
Omaggi e parodie
Nel corso degli anni, E.T. è stato citato e parodiato in moltissimi film (Ritorno al futuro, Fuori di testa, Ghostbusters II, Predator 2, Independence Day e Men in Black) e serie televisive (Alf, Dawson's Creek, I favolosi Tiny, Scrubs - Medici ai primi ferri e Friends):
• Nella serie animata I Simpson diversi episodi contengono parodie al film. In particolare nella puntata La paura fa novanta XVIII, un intero segmento è dedicato alla pellicola.
• Nello show Robot Chicken compare un apocrifo sequel, in cui E.T. torna al suo pianeta natale e viene picchiato dai suoi compagni.
• Nella puntata Cappello libero di South Park, vengono criticati i cambiamenti attuati al film per il ventesimo anniversario.
• Ne L'aereo più pazzo del mondo... sempre più pazzo si nota la mano di E.T. che cerca di chiamare casa.
• Le trame di Il gigante di ferro La chiave magica e A.I. - Intelligenza Artificiale ricordano in parte quella di E.T. l'extra-terrestre.
• Stephen Chow ha affermato che per il suo film CJ7 - Creatura extraterrestre è stato influenzato dalla pellicola di Spielberg.
• Nel film di George Lucas Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma, compaiono in una scena ambientato nel Senato Galattico, un gruppo di alieni simili ad E.T. (chiamati Bambini del pianeta verde), guidati dal senatore Grebleips (Spielberg invertito).
• In Charlie's Angels, la casa vicino alla quale atterra Drew Barrymore è la stessa usata in E.T.
• Ne Be Kind Rewind - Gli acchiappafilm appare un filmato della pellicola.
• In Chicken Little - Amici per le penne, le scene in cui compaiono gli alieni e quando Kirby viene dimenticato sulla Terra sono omaggi al film di Spielberg.
• Nel lungometraggio d'animazione Cars - Motori ruggenti, il personaggi di Carl Attrezzi imita la scena del volo in bicicletta.
• In Shrek 2 l'omino di pan di zenzero gigante, poco prima di sprofondare nel fossato, pronuncia la famosa frase "Fai il bravo".
• Nel maggio 1984 su Mister No, fumetto Sergio Bonelli Editore, al termine della storia fantapolitica Alien, appare E.T., nell'ultima vignetta, e dice "Io sarò sempre qui". Nella storia l'extraterrestre viene immaginato come "trascinato" sulla Terra dall'urto con una capsula spaziale sovietica. A differenza del film, il misterioso alieno resterà imprigionato per sempre in Amazzonia.
• In Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith, E.T. viene citato nella scena in cui Yoda scappa da Kashyyyk. La sua partenza assomiglia molto a quella del film. Lo scenario è lo stesso: un bosco, di notte, una nave dalla forma ovoidale inquadrata dal basso, la chiusura delle porte e il saluto.
• Nell'episodio Il matrimonio, presente nel film Manuale d'amore 2 - Capitoli successivi, il personaggio di Fosco parla spesso con la sorella di quanto E.T. li divertisse da bambino. Fosco, inoltre, imita spesso l'alieno durante l'episodio.

8 commenti:

Al ha detto...

Mi fa davvero piacere che qst personaggio sia entrato nella classifica... mi è sempre stato simpatico e credo che ormai sia entrato nella storia!!! Mitico!!!

Anonimo ha detto...

ragazzi che pianti davanti a questo film strepitoso!

ricordo ancora quando ET muore sono scoppiato a piangere ahahahaha

è un film capolavoro e sono molto arrabbiato contro questa classifica perchè ET è da podio secondo me!

non trovate? è un personaggio universalmente conosciuto da tutti non puo stare cosi in basso.

grazie a spielberg per avermi regalato certe emozioni quando ero piccolo perchè mi sono rimaste impresse fino ad oggi!

the Tramp ha detto...

Sono a dir poco contrariato: E.T. è in assoluto il personaggio della mia infanzia: a parte il fatto che sono legato a queste lettere , avevo il pupazzetto e anche l'album delle figurine.L'ho visto migliaia di volte e quando è uscita la nuova versione sono andato a vederlo al cinema. Peccato, meritava un posto migliore. Grandissimo film, grande personaggio.

Anonimo ha detto...

Neil!!!Ciao!!!Ho appena finito di leggere la tua recensione di GONE BABY GONE.Ricordavo che lo avevi visto ma come ben sai leggo sempre tutto dopo la visione!Il mio commento al film è stato scritto di getto, molto a caldo e mi era sembrato davvero assurda la trama però il film mi è piaciuto, la fotografia della città, il personaggio principale (che è il fratello di Ben Affleck...).Cmq il finale poi come dici tu è amaro e fa riflettere moltissimo.Bello cmq dopo tutto.

Ma sn qui ora per consigliarti, amico mio:), un film che ho visto questo pomeriggio (in realtà una prima parte ieri e oggi il resto...eh manca il tempo!).Si chiama HARD CANDY e come ho scritto nel mio commento è PAZZESCHISSIMO!Non mi viene un altro aggettivo!Puoi leggere la mia breve recensione, non svelo nulla,sn sicura però che accrescerà la tua curiosità!Io nel frattempo cercherò di vedere CALVARIO al piu presto.

Per il resto tutto ok. Concordo su quanto dici sui ragazzi di oggi.Sn davvero viziati,arroganti e molto spesso maleducati.nn sai quante ne vedo a scuola!certo nn sn tutti così,spesso bisogna scavare dentro di loro per far emergere quanto c'è di bello (e c'è la maggior parte delle volte)però è vero anche che noi certi atteggiamenti ce li sognavamo alla loro età.E nn siamo stati adolescenti troppo tempo fa,no?!mah, c sarebbe tanto da dire,penso cmq ke la colpa maggiore sia delle famiglie di oggi che lasciano i figli sempre più liberi, piu soli e piu confusi su tutto di conseguenza, anke nel distinguere un'azione buona da una malvagia...stai dormendo neil?hiihih.ok. rimandiamo ad un'altra volta questo saggio sull'adolescenza disastrata!c sentiamo presto!
ciaoooo.

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con voi credo che ET abbia influenzato molto la nostra gioventù.
Forse meritava una posizione più alta
costruirlo secondo me deve essere stata una faticaccia ma pensa che soddisfazione

Anonimo ha detto...

ora alzi la mano chi non conosce E.T. !!!!!

the Tramp ha detto...

Ragazzi ho dimenticato di raccontarvi un aneddoto: quando avevo circa 13anni, a S.Marino ci fu una mostra su Carlo Rambaldi e c'erano esposte varie sue creazioni tra cui il braccio funzionante di King Kong e soprattutto uno dei modelli usati per girare E.T. ed era possibile, attraverso delle leve e dei pedali, fargli muovere gli occhi e fargli assumere alcune espressioni.E' stato fantastico.

Anonimo ha detto...

Manca, nelle parodie, la scena del pulman in "Una pallottola spuntata" XD